✨ Chiamati a risplendere…! ✨ - La gradita visita del nostro Vescovo Paolo
Una giornata che ha lasciato il segno, nel cuore e nella mente. Oltre cento persone — tra bambini, giovanissimi e adulti dell’Azione Cattolica, provenienti da tutta la diocesi — si sono ritrovate per vivere un’esperienza di fede, amicizia e riflessione, sotto il grande tema: “Chiamati a risplendere”.
Fin dal mattino si respirava entusiasmo e gioia: volti sorridenti, abbracci, e la curiosità di chi sa che qualcosa di bello sta per accadere. Un incontro che ha saputo intrecciare generazioni diverse, con linguaggi differenti ma un’unica certezza: che ciascuno di noi, se resta vicino alla fonte della luce che è Dio, può illuminare il cammino degli altri.
I ragazzi: stelle in costruzione
L’ACR
e i Giovanissimi
hanno vissuto un’esperienza coinvolgente e simbolica, che li ha
portati… tra le stelle! L’attività era strutturata attorno a
diversi stand,
ognuno rappresentante un “sistema solare”. In ogni postazione i
ragazzi partecipavano a giochi e prove di gruppo per conquistare i
pezzi di un puzzle, fino a completare il proprio pianeta.
È
stato un percorso di scoperta e collaborazione: nessuno poteva
risplendere da solo. Solo unendo le proprie forze e la propria
creatività, i ragazzi hanno costruito un universo comune, colorato e
vivo.
Il momento centrale è arrivato durante la celebrazione eucaristica, in cui il Sole, simbolo di Dio, è stato presentato come centro del sistema solare, sorgente di luce e calore. A ciascun ragazzo è stata consegnata una stellina, segno tangibile della chiamata a risplendere: ciascuno, con la propria luce, è parte di un disegno più grande, che prende vita solo se resta in comunione con Dio e con gli altri.
Gli adulti: il lavoro come vocazione
Il settore Adulti ha vissuto un ricco momento di riflessione e confronto sul tema del lavoro, inteso non solo come necessità, ma come autentica vocazione e servizio.
La
mattinata si è aperta con la visione di due
video:
il primo con le parole di Papa
Francesco,
che ha invitato a riscoprire il valore cristiano del lavoro come
espressione di dignità e collaborazione all’opera di Dio; il
secondo raccontava la storia di una
coppia di sposi
che, improvvisamente senza impiego, ha testimoniato quanto il lavoro
non sia solo fonte di reddito, ma anche di identità e dignità
personale e familiare.
Nel
pomeriggio,
i partecipanti si sono divisi in due
laboratori.
Nel primo laboratorio, ciascuno ha provato a rileggere la propria esperienza professionale alla luce del lavoro come vocazione e servizio: sono emersi racconti intensi, momenti in cui, attraverso la propria attività, ognuno si è sentito costruttore e custode della creazione, riconoscendo il proprio impegno come una forma concreta di collaborazione all’opera di Dio.
Nel
secondo
laboratorio,
partendo da uno spunto del MLAC
(Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) per la Giornata
Mondiale del Lavoro Dignitoso,
si è riflettuto sulla centralità
della dignità della persona
nel mondo del lavoro. Alcune parole chiave — dignità,
sicurezza, giusta retribuzione, partecipazione (art. 46)
— sono state proposte come stimolo alla riflessione e al
confronto.
La visita del Vescovo Paolo
La giornata è stata resa ancora più bella dalla gradita visita del Vescovo Paolo, che ha voluto essere presente tra i ragazzi e gli adulti per condividere un momento di gioia e di comunione.
Appena
arrivato, il Vescovo ha chiesto ai bambini da
dove venissero,
che
cosa avessero fatto durante la mattina
e perché
le attività ruotassero attorno al sistema solare.
I ragazzi, con entusiasmo, gli hanno raccontato dei giochi, dei
pianeti costruiti e del significato del Sole come simbolo di Dio.
A
conclusione dell’incontro, i bambini gli hanno regalato un momento
davvero speciale: hanno cantato
e fatto ascoltare l’inno ACR 2025/26 “C’è
Spazio per Te”,
che ha riempito di energia e sorrisi .
Il Vescovo ha poi fatto visita anche agli adulti riuniti per i laboratori, salutando i presenti e chiedendo quale fosse il tema della loro riflessione. Un gesto semplice ma prezioso, che ha manifestato la sua vicinanza e la sua attenzione alle diverse realtà della nostra Azione Cattolica.
Una comunità che si fa luce
La giornata si è conclusa con la partecipazione alla Santa Messa celebrata da Don Francesco Parello, tra canti, sorrisi e tanta gratitudine. Ognuno è tornato a casa con qualcosa di prezioso: una riflessione da custodire, un’amicizia nata, o semplicemente la certezza che Dio ci chiama, ogni giorno, a far brillare il mondo con la nostra vita.
“Risplendere”
non è apparire, ma donare
luce.
È accendere la speranza dove c’è buio, tendere la mano a chi è
nel bisogno, camminare insieme senza spegnere la luce degli
altri.
Come le stelle che formano costellazioni solo se restano
unite, anche noi — bambini, giovani e adulti da
ogni angolo della diocesi
— siamo chiamati a camminare insieme, ciascuno con la propria luce,
ma verso lo stesso Sole.
Un grazie sincero va agli educatori, ai responsabili diocesani, alle équipes diocesane, all’ACR e al settore adulti, alla parrocchia di San Marco per l’accoglienza, e ai genitori per la fiducia con cui accompagnano questo cammino.
A
regalare un sorriso finale, la foto del responsabile giovani Matteo
Gemignani con i giovanissimi vestiti da astronauti: grazie a un
piccolo effetto grafico ha
aggiunto un casco spaziale ai
giovanissimi,
commentando con ironia “Cercavano
una forma di vita intelligente… ma alla fine si sono accontentati !”.
Un gesto semplice che riassume lo spirito della giornata: entusiasmo, fede e tanta fraternità.
Perché solo così, uniti a Dio e tra noi, possiamo davvero costruire un mondo più luminoso e più umano. 🌞💫

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